RX OPT digitale

Le radiografie in odontoiatria sono una parte molto importante della terapia, vuoi nel corso della prima visita, come per il prosieguo di alcune terapie odontoiatriche. La così detta radiografia OPT ovvero la panoramica nella quale é possibile vedere tutti i denti le ossa di sostegno con le articolazioni temporo-mandibolari i seni paranasali ecc, ha la sua importanza nel corso della prima diagnosi per fare il punto di partenza e orientarsi il più correttamente verso una diagnosi precisa e poter tracciare un preciso piano terapeutico.

Scanner Intraorale

Negli ultimi anni, le tecnologie digitali hanno visto larga diffusione negli studi odontoiatrici e hanno permesso vari miglioramenti nella pianificazione dei trattamenti dedicati ai pazienti. Grazie all’introduzione di dispositivi per l’acquisizione delle immagini, come gli scanner intraorali, è oggi possibile offrire ai pazienti un’esperienza di visita più rapida e meno invasiva. Lo scanner intraorale è uno strumento con un sistema di misurazione tridimensionale utilizzato per raccogliere informazioni su forma e dimensioni delle arcate dentarie attraverso l’emissione di un fascio luminoso (raggio laser) sulla superficie dei denti. Le telecamere ad alta risoluzione raccolgono le informazioni che vengono processate da un software che riproduce il modello 3D virtuale delle arcate dentali e dei tessuti molli del paziente, digitalizzando completamente l’anatomia della bocca.

Igiene Orale

trattamento di Guided Biofilm Therapy con AirFlow prophylaxis master di EMS: un sistema che permette di rimuovere a fondo il biofilm dentale (lo strato di placca e batteri che va a ricoprire i denti e, se non eliminato, può causare malattie e infiammazioni), il tartaro e le macchie. La tecnica GBT effettuata con AirFlow prophylaxis master, inoltre, è anche molto utile per prendere coscienza della condizione della propria igiene orale: attraverso l’applicazione di un agente rilevatore il sorriso del paziente si colora alla presenza del biofilm. In poche parole: una cartina tornasole immediata per le zone in cui l’igiene orale domiciliare è scarsa.

DENTI FISSI IN 24H ALL-ON-6

La tecnica all on six è un metodo ideale perché permette di riabilitare un’intera arcata dentaria in un solo giorno.Se il paziente, dopo le consultazioni con il nostro team di esperti, opta per questo sofisticato metodo di riabilitazione che permette di ripristinare il sorriso in un solo giorno, si può liberare della sensazione di instabilità che spesso accompagna una protesi mobile classica e potrà godere di nuovo nel mangiare, bere, nel parlare e ridere con i propri cari, che alla fine porta a un significativo miglioramento della qualità della sua vita.

Paradontologia

La parodontite è una malattia subdola che si manifesta con una perdita dei tessuti (osso e gengiva) che sostengono il dente. Purtroppo, non sempre si ha una chiara percezione della perdita di osso che sta avvenendo intorno ai denti. Infatti, man mano che si ha la perdita di osso attorno ai denti la gengiva si infiamma e si gonfia. La gengiva gonfia e tumefatta visivamente compensa e maschera la reale perdita di osso che dall’esterno risulta invisibile e di conseguenza il paziente spesso sottovaluta il problema.

Ortodonzia Invisibile

L’Ortodonzia Invisibile fissa linguale senza attacchi rappresenta un approccio innovativo all’Ortodonzia e al classico apparecchio invisibile ortodontico, di cui mantiene princìpi e finalità (diagnosi, prevenzione e riabilitazione delle malocclusioni dentarie). È la terapia ortodontica più richiesta dai pazienti attenti, nello stile di vita, all’estetica e al comfort. Questo perché, oltre ad essere totalmente invisibile, è attualmente l’apparecchio più sottile che esista, come si può vedere dal seguente video esplicativo.

Faccette

Usiamo faccette in ceramica che permettono un approccio poco invasivo. Questo significa che il dente viene limato il minimo necessario. La resistenza, però, è quella del dente naturale. Con le faccette correggi imperfezioni estetiche, piccoli traumi, macchie e buchi tra i denti causati da parodontite. Questo con una protesi studiata su misura, disegnata per la tua bocca.

Impianti Dentali

L’implantologia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire i denti mancanti con radici artificiali in titanio ancorate nell’osso. Questo avviene con diversi tipi di impianti dentali: alcuni possono sostenere denti singoli, altri gruppi di denti o fare da supporto per una protesi completa dell’arcata. Qualora le condizioni di salute generale e l’anatomia locale dei pazienti lo consentano, gli implantologi possono effettuare impianti post-estrattivi (estrazione di uno o più denti e posizionamento contestuale di impianti) e, in certi casi, a carico immediato (posizionamento di impianto e protesi nella stessa seduta).

Endodonzia

Il trattamento endodontico permette di salvare il dente facendo riassorbire eventuali ascessi, cisti e granulomi. L’Endodonzia è quella branca dell’Odontoiatria che si occupa della cura dell’endodonto, ovvero della struttura interna del dente, consentendo di curare gli ascessi, le cisti e i granulomi quando i tessuti interni al dente si ammalano o danneggiano a causa di carie o traumi.

Chirurgia Orale

La Chirurgia Orale, nota anche con il nome di Chirurgia Odontostomatologica, dal greco antico odontos (dente) e stoma (bocca), si occupa di tutta una serie di interventi chirurgici tesi a porre rimedio a situazioni biologiche e anatomiche problematiche e divenute in alcuni casi irreversibili che minano la salute del paziente. Comprende un ampio numero di interventi eseguiti in anestesia locale come ad esempio: estrazioni dentarie, asportazione di cisti, apicectomie, chirurgia ortodontica, frenulectomie, ricostruzione e/o rigenerazione guidata delle ossa mascellari, interventi di parodontologia e implantologia.

Odontoiatria Pediatrica

L’Odontoiatria Pediatrica (Pedodonzia) è quella branca dell’Odontoiatria rivolta alla salute della bocca dei bambini e degli adolescenti. Lo scopo della Pedodonzia è sia quello di istruire il bambino ed i genitori su tutte le pratiche di igiene orale e le abitudini alimentari da adottare per prevenire l’insorgenza delle carie, sia quello di curarne i denti. L’approccio mentale e fisico è tale da cercare di superare le paure del piccolo paziente ed è caratterizzato dal dialogo e da procedure veloci e non invasive o dolorose.

Sbiancamento Dentale

Questo processo – ovvero il trattamento sbiancante denti professionale dal dentista – permette di degradare i cromogeni dentali (caffeina, teina, carotene), ossia i composti organici responsabili dei denti gialli o macchiati, recuperando un colore più chiaro. Il sorriso è il nostro biglietto da visita e spesso, proprio a causa di un colore non perfetto dei nostri denti e dello smalto dentale, sorridere può diventare un problema al punto da farci provare imbarazzo nelle occasioni pubbliche. Lo sbiancamento dentale – attività diversa dalla pulizia dei denti – è un trattamento cosmetico e conservativo che permette di recuperare il colore bianco dei denti sani.

Ortodonzia

L’Ortodonzia è quella branca dell’Odontoiatria volta a diagnosticare, prevenire, intercettare e riabilitare le malocclusioni dentarie e le disfunzioni (rumori, scatti o “blocchi”) dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) dovute allo scorretto posizionamento o allineamento dei denti o al disarmonico sviluppo delle basi ossee. Il trattamento ortodontico tradizionale, mirato a riportare gli elementi dentari in posizione adeguata per ripristinare le corrette funzioni orali ed un’estetica armoniosa, viene effettuato applicando forze controllate per mezzo di attacchi (in metallo o in ceramica) e fili ortodontici, bande, archi ed altre apparecchiature fisse o rimovibili (mascherine trasparenti). Una delle aree di interesse principali del nostro studio riguarda l’ortodonzia linguale, che consente di creare apparecchi invisibili in grado di produrre il riallineamento dei denti anche in condizioni di ansia e imbarazzo rispetto all’apparecchio fisso.

Protesi

La protesi dentaria è quella branca dell’Odontoiatria che si occupa della diagnosi, del piano di trattamento, della riabilitazione e del mantenimento delle funzioni orali, del comfort, dell’estetica e della salute di pazienti con condizioni cliniche associate alla mancanza di uno o più denti e dei tessuti ad essi adiacenti. La riabilitazione viene effettuata per mezzo di protesi fisse (faccette, corone, ponti, intarsi) o rimovibili (dentiere, scheletrati) supportate da denti o radici residue, da impianti osteointegrati o dalle mucose che ricoprono le ossa mascellari.

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RX OPT digitale

Le radiografie in odontoiatria sono una parte molto importante della terapia, vuoi nel corso della prima visita, come per il prosieguo di alcune terapie odontoiatriche.

La così detta radiografia OPT ovvero la panoramica nella quale é possibile vedere tutti i denti le ossa di sostegno con le articolazioni temporo-mandibolari i seni paranasali ecc, ha la sua importanza nel corso della prima diagnosi per fare il punto di partenza e orientarsi il più correttamente verso una diagnosi precisa e poter tracciare un preciso piano terapeutico.

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Gli apparecchi che effettuano l’opt di per se hanno una distorsione che può arrivare fino al 25%, questa percentuale è molto ridotta negli apparecchi digitali, in medicina con radiografia digitale si indica la modalità digitale di acquisizione dall’ immagine RX che, a differenza della meno recente tecnica analogica, permette di sfruttare software e hardware abili all’archiviazione di immagini e alla loro modificazione post-acquisizione permettendo una consultazione molto più agevole tramite il pc che permette di contrastare, ingrandire, misurare regolare la luminosità ecc ecc, con un’irradiazione ridotta, in sostanza fornendo una quantità maggiore di informazioni, sempre utili al clinico, per una diagnosi il più precisa possibile.

A confronto con la radiografia convenzionale, la tecnica digitale perde in risoluzione spaziale, poiché il punto (l’elemento più piccolo) analogico ha diametro di 2 µm (il bromuro d’argento utilizzato nella pellicola radiografica), mentre il punto digitale è il pixel, un quadrato di spazio enormemente più grande, che può andare da 30 µm a 200 µm. Questo comporta una certa perdita di informazioni spaziali, sebbene l’occhio umano in genere non sia in grado di apprezzare tale differenza in condizioni normali di osservazione. D’altro canto, i sistemi digitali posseggono un grande intervallo dinamico e la loro curva caratteristica è praticamente lineare, per cui eventuali errori di esposizione, sempre possibili in radiologia, portano comunque ad un’immagine utilizzabile per la diagnosi, mentre per i sistemi convenzionali un errore significa ripetizione dell’esposizione, con conseguente doppia esposizione del paziente.

I sistemi di radiologia digitale si dividono in due gruppi: i sistemi CR (storicamente indicati come Radiologia Computerizzata) ed i sistemi DR (da Digital Radiography). Pur arrivando entrambi a fornire un’immagine digitale, sono molto differenti per principi di funzionamento e per uso. Sono indicati con un sensore che fornisce in uscita direttamente i dati digitali, senza bisogno di procedimenti intermedi. Questi sensori sono utilizzati nella stessa posizione in cui vengono messi i sistemi analogici basati sul film radiografico o quelli CR, cioè dietro al paziente/dietro al dente, dalla parte opposta del tubo a raggi X, in modo da raccogliere il fascio X emergente dal paziente. Entro breve tempo dall’esposizione (da 5 a 30 secondi), i dati digitali dell’immagine sono spediti lungo un cavo, normalmente una fibra ottica, fino al computer di controllo, che mostra l’immagine appena acquisita. Questa viene poi spedita per l’archiviazione e la refertazione lungo la rete al medico che li interpreta.

Per dare un’idea dei vantaggi in termini di qualità, basta notare che il Detective Quantum Efficiency (DQE) di un sistema di radiologia digitale può anche arrivare al 67%, rispetto ad un sistema tradizionale, dove si raggiunge a malapena il 20-25%. Per contro, i costi per una sala digitale sono molto alti rispetto ai sistemi CR, in quanto prevedono uno stretto accoppiamento tra il tubo a raggi, il generatore di alta tensione ed il rilevatore.

Nati attorno agli anni 1990, questi sistemi sono suddivisi sostanzialmente in 3 categorie, a seconda del meccanismo utilizzato nel sensore.

I sistemi di Radiografia Digitale, ancora oggi non raggiungono in linea teorica la risoluzione di un sistema convenzionale analogico, capace di arrivare oltre le 5 lp/mm e fino a 15-20 lp/mm (sistemi per mammografia). Tuttavia, in pratica si trovano allo stesso livello ed anzi, in certi aspetti riescono a migliorare la qualità delle immagini grazie ad algoritmi di elaborazione di immagine, che esaltano i particolari di interesse diagnostico, trascurando quelli inutili. Inoltre, l’avere un’immagine digitale permette di archiviarla direttamente su normali sistemi di archiviazione (hard disk, CD, DVD, nastri).

Le immagini generate da queste modalità vanno da 2.000×2.000 a 4.000×4.000 pixel, per una profondità che può andare dai 14 bit/pixel in acquisizione (Standard DICOM 3.0) ai 12 bit/pixel per l’invio in reti PACS.

In conclusione i vantaggi dalla presenza di un apparecchio digitale presente nello studio odontoiatrico sono innumerevoli, in termini di precisione e di tempo e in termini di risparmio in quantità di raggi che vengono fatti prendere al paziente.
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